05 novembre 2005

La voce di una non nazione

Sulle onde corte è ancora possibile provare il piccolo ma emozionante piacere della scoperta di nuove nazioni. Per la verità quella del Cameroon del Sud è una nazione ancora non riconosciuta, uno di quei gruppi etnico-linguistici che per colpa delle guerre e della decolonizzazione non ha trovato ancora la sua collocazione più tranquilla e deve barcamenarsi tra mancata rappresentanza, violenze e mille angherie. Dal 30 ottobre, ogni domenica dalle 18 alle 19 UTC, sulla frequenza di 12130 kHz, trasmette Radio Free Southern Cameroons. L'emittente dice di trasmettere da Buea, la capitale della regione, ma non è così. Il trasmettitore si trova in Russia, a Krasnodar, ed è stato affittatto dal governo ombra del Sud Cameroon, il Southern Cameroons National Council. Andando sul sito Web dell'Unpo, una sorta di organismo ufficiale delle Non-Nazioni Unite, si apprende la storia di quella che un tempo era una regione del Cameroon tedesco. Dopo la prima guerra mondiale il Cameroon fu ripartito tra inglesi e francesi. I primi amministrarono il Sud Cameroon come una regione della Nigeria. Poi, quando si trattò di scegliere tra far parte della Nigeria, diventare nazione autonoma o confluire nel Cameroon indipendente ma in una forma confederale, che garantisse l'autonomia della regione, la Repubblica del Cameroon riuscì ad annettersi il territorio, che da quarant'anni cerca un altro riconoscimento e si sente "colonizzato" dal Cameroon francofono.
La trasmissione della scorsa settimana non ha portato fortuna al capo dell'Sncn, Ayamba Ette Otun, che il 31 ottobre è stato arrestato dalle autorità camerunensi. Il sogno di uno stato indipendente, con circa 5 milioni di abitanti e con il governo insediato nell'immaginifico schloss in stile prussiano, che fu sede del governatore tedesco a fine 800, resta lontano dall'avverarsi. Intanto il Sud Cameroon continuerà a far sentire le sue ragioni, in inglese, su 12130 kHz, avendo contrattato con l'organizzazione belga Tdp, di Ludo Maes, un'ora di trasmissione settimanale dagli impianti di Krasnodar. Ormai le onde corte sono così, per non spegnere del tutto impianti rimasti sottoutilizzati dalla chiusura delle redazioni radiofoniche internazionali, si mettono le antenne in affitto. Peccato, perché un tempo radio Buea, l'emittente regionale del Cameroon, si poteva ascoltare bene dall'Africa, non dalla Russia, sulla non facile frequenza di 3970 kHz. Senza contare le altre emittenti attive sui 60 metri, che oggi trasmettono solo in FM. Accontentiamoci di quel che passa il lento tramonto delle onde corte. La radio continua comunque a farci scoprire cose nuove e Internet dà il suo contributo.

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