04 novembre 2005

Uno spettro si aggira per gli NDB. Solo su Windows

Uno scambio di messaggi con Flavio Gori mi dà l'occasione di tornare su una categoria di software citata in questi giorni a proposito delle straordinarie ricezioni di radiofari transatlantici effettuate in Italia. Notizie accompagnate dalle tracce spettrografiche in cui si potevano leggere chiaramente le lettere in codice Morse delle identificazioni. Perché molti appassionati radiofaristi utilizzano questi programmi? In generale è ancora possibile utilizzare lo spectrum analyzer che abbiamo tra le orecchie: il cervello è molto efficace nel decodificare il Morse anche in condizione di rumore. Ma il software riesce spesso a compensare l'uso di un ricevitore con filtri di media frequenza non strettissima. Molti radiofari modulano in ampiezza, ma la prassi comune è ascoltarli in banda laterale, con il BFO innestato su una certa frequenza. La sintonia non avviene sulla portante (che nel caso dei radiofari A2A e' continua e non serve per l'identificazione), ma sulla componente modulata, su cui in pratica si centra la sintonia. Esempio: un radiofaro trasmette su 372 kHz con shift (modulazione audio) di 1020 Hz; il ricevitore si deve dunque sintonizzare su 373,02 Hz; se la modalità di ricezione è il CW con uno shift diciamo di 600 Hertz, quando la modulazione del radiofaro arriva, in cuffia si sentirà un tono di 600 Hz che codifica un gruppo di lettere Morse. In condizioni reali e con un filtro troppo largo, con queste impostazioni si rischia di sentire anche un tono continuo 20 Hz sotto, corrispondente alla portante di un radiofaro su 373 kHz e magari il fischio eterodino di una portante di un altro faro, a 373,5 kHz, per non parlare delle lettere che identificano un faro che ha la portante a 374 kHz ma la modulazione inferiore a 372,98 kHz (374 - 1020). Insomma, un bel casino di fischi e bip bip incrociati. L'unica soluzione consiste nell'utilizzare un filtro di media frequenza strettissimo, di almeno 500 Hz (meglio se 250) e possibilmente un filtro audio capace di ridurre ulteriormente la banda passante, a 50 o 25 Hz. In mancanza di questo setting (i filtri costano), un software di analisi spettrografica permette di riconoscere con precisione le tracce lasciate dai diversi segnali e di individuare le lettere nascoste tra righe continue (le portanti) e altre identificazioni.
Come spesso succede, chi utilizza il sistema operativo Windows può trovare su Internet diversi programmi molto interessanti. Sono tutti descritti in un bellissimo articolo di un radioamatore belga, Rik Strobbe, ON7YD, sulle tecniche di ricezione e trasmissione telegrafica a banda strettissima (qui in traduzione italiana), praticamente impossibili senza l'aiuto del software. Tra i tanti programmi citati, tre sono preziosi anche per la ricezione della telegrafia a velocità normale: Spectrogram, Spectran (un software italiano) e SpectrumLab.

Flavio, uno studioso di fenomeni radio a frequenze bassissime come le luci di Hessdalen e coordinatore europeo del progetto Nasa Inspire e giornalista scientifico curatore de Lo Scrittoio, mi ha chiesto se conoscevo l'esistenza di analoghe offerte sul Macintosh, la piattaforma preferita da entrambi.
Purtroppo no. Ho trovato, a fatica solo cose parzialmente adatte alla visualizzazione della traccia dei radiofari. Il punto dolente è la risoluzione dell'analisi spettrale. Su Windows è possibile, con i programmi summenzionati, distinguere tra due portanti distanti pochi hertz, su Mac questo obiettivo sembra stranamente non interessare i programmatori, che si rivolgono perlopiù a un pubblico di musicisti digitali. Io per esempio uso frequentemente
AudioXplorer, un ottimo software svizzero recentemente "discontinuato"
dall'autore. Ecco il link, http://www.arizona-software.ch/applications/audioxplorer/en/ il programma c'e' ancora ed e' gratuito.



Un altro programma interessante, con visualizzazione in waterfall, a cascata continua, e' SignalScope, in versione normale e Pro, ma entrambe a pagamento:
http://faberacoustical.com/SignalScope/index.php
Un programma recente e promettente e' iSpectrum, http://www.dogparksoftware.com/iSpectrum.html. Anche qui a pagamento. Funzioni di analisi spettrale sono incluse nel gratuito Audacity (open source, interpiattaforma), potente ma e' un programma specializzato nell'editing di file gia' acquisiti e nella recording, sul real time non ho ancora capito che cosa si puo' fare e cosa no (temo poco) http://audacity.sourceforge.net/
Anche DSP-Quattro, tra l'altro italiano, e' un potente editor recorder, ma devo ancora capire le possibilita', http://www.i3net.it/Products/dspQuattro/Asp/Index_EN.asp?Language=EN. Questo programma supporta i moduli plug-in VST e forse tra questi moduli c'e' in giro qualcosa per la visualizzazione di spettrogrammi (avevo incontrato qualcosa in passato).
Amadeus II dispone di discrete funzioni di analisi in tempo reale, ma anche qui siamo nel campo di interesse degli studi di registrazione, non dei DXers. Comunque Amadeus II si trova qui: http://www.hairersoft.com/Amadeus.html. MultiMode, il software per la decodifica radiotelex e Morse ha integrato nell'ultima versione un piccolo visualizzatore waterfall, ma serve piu' che altro per la sintonia corretta dei segnali.
In giro si trova anche il professionale Mac the Scope, http://www.channld.com/mts.html. Purtroppo il prezzo dell'opzione spctrogram analysis e' di 250 dollari.
Cose piu' sofisticate/nuove? Si potrebbe dare un'occhiata a MaxMSP,
http://www.cycling74.com/products/maxmsp.html, piu' che un programma un ambiente visual per la creazione di applicazioni DSP. Sembra interessante ma temo anche che si debba perdere molto tempo prima di arrivare a un risultato. Non resta che tenere d'occhio il sito Apple e Versiontracker, altri riferimenti li troviamo qui:
http://www.hitsquad.com/smm/mac/SPECTRUM_ANALYZERS/.
Uno strano programma recente e' il freeware GleetchLAB... http://www.gleetchplug.com/

La replica di Flavio non si fa attendere:

Ti dico quindi che Amadeus, MacTheScope e DSP4 li adopero. I primi due sono, a mio parere, di scarso interesse. Amadeus poi mi rallenta l'iMac G3 in maniera assurda, forse per qualche incompatibilità che non sono riuscito a scovare. MactheScope lo uso da vari anni ed ho in qualche misura contribuito alla sua evoluzione, ma non sono riuscito a far inserire la registrazione audio e grafica del file mentre acquisisce e mostra il segnale, come invece fa ad esempio Spectrogram o SpectrumLab, per PC. Inoltre la definizione è scadente per nostri scopi e non capisco come facciano a venderlo a quelle cifre.
Poi ho acquistato SpectraFoo (http://mhlabs.com/metric_halo/ ) al prezzo speciale di 200 $ (costa 800!) ma anche questo non va bene, nasce con i musicisti in mente ed a noi non risolve.
Recentemente ho scaricato la demo di DSP4, come ti dicevo, e mi pare funzioni bene, ma non ha la funzione spettrogramma. Da un annetto sono in contatto saltuario con Stefano Daino che fa parte del team di sviluppo. Mi ha promesso di arrivare a proporre lo spettrogramma appena possibile e ci sta già lavorando, ma chissà quando riusciremo ad averlo.
Insomma io continuo ad usare SoundEdit di Macromedia che è un ottimo software a pagamento ma non lavora in real time, nè ha la scala logaritmica. Inoltre non è più oggetto d'interesse da parte di macromedia e non si parla di OS X. Con Audacity si era iniziata una collaborazione fra Inspire e la software house, ma purtroppo la morte improvvisa di Bill Taylor, presidente di Inspire che aveva in mano il rapporto, causerà ritardi e forse qualcosa in più e peggio.
Ecco che io sono ancora su OS 9.2.2 per usare questi software ed anche il mitico MacCro un analizzatore di spettro e oscilloscopio molto carino ma che adesso è scomparso dal web.
Poi uso un oscilloscopio che si chiama RTA a pagamento e fermo nello sviluppo a qualche anno fa, http://exo.com/~vesphd/MacSLMPage8.HTML.
Diciamo la verità, un software senza la funzione spettrogramma ci serve a poco, almeno a me.
Ti segnalo anche questo: LAUER X AUDIO http://www.dfki.de/~clauer/sonogram/
Naturalmente ci sarebbe Raven della Cornell university,
http://www.birds.cornell.edu/BRP/Raven.html, ma costa 400$ nella versione super oppure 25$ nella light che però campiona solo un canale. Non sono ancora riuscito ad avere informazioni di prima mano da un utente Raven per Mac. Oggi ho fatto anche un appello ai colleghi della mailing list VLF, http://groups.yahoo.com/group/VLF_Group/, vediamo se qualcuno lo adopera, altrimenti farò lo stesso appello alla ML di bioacustica.
Dunque la situazione è scadente e lo è almeno dal 1998 quando effettuai il primo rilevamento per Inspire Journal. Certo fa un po' rabbia vedere che nel mondo PC ci sono alcuni prodotti, peraltro gratis, che funzionano molto bene. Ci mancano radioamatori che sviluppano per Mac.

Fin qui Flavio Gori con la sua controrassegna di software. Non sono esclusi sviluppi interessanti in futuro, con l'avvento della futura generazione di sistemi Mac Os basati su chip Intel, ma per il momento, chi intende fare dell'analisi spettrale molto seria non può fare a meno di Windows e delle sue numerose alternative. Con almeno due dei programmi Mac visti, AudioXplorer e iSpectrum, si possono invece tranquillamente ricevere "visivamente" i radiofari, anche senza un ricevitore con filtri molto stretti.

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