21 gennaio 2006

Materiali storici

Per gli appassionati di storia della radio ecco alcune segnalazioni raccolte attraverso diverse fonti, come l'ultraesclusivo gruppo americano DXplorer, fortunatamente riportato dal bollettino online tedesco (ma in lingua inglese) Top News del Worldwide Dx Club , o l'altro gruppo tedesco ADDX, Assoziation Deutschsprachiger Kurzwellenhörer.
Partiamo da quest'ultimo, che ha avuto la meritoria idea di confezionare un Cd-Rom con la copia anastatica dei primi dodici numeri del World Radio Tv Handbook, anzi, del World Radio Handbook, come si chiamava all'inizio, quando il giornalista-editore danese O. Lund Johansen ebbe l'idea - spiega ADDX, ovviamente in lingua tedesca - di elencare in un volume di 96 pagine tutte le stazioni radio che trasmettevano nell'anno di grazia 1947. Il Cd contiene tutti i numeri usciti successivamente dell'annuario, che con qualche passaggio di editore continua ancora oggi a essere pubblicato. E' un titolo di eccezionale valore storico e antiquario. Pensate che la terza edizione del WRH, del 1949, è stata battuta la scorsa estate in un'asta di eBay per 750 dollari. Il Cd dell'ADDX si può ordinare per 40 euro fino al 31 gennaio e successivamente a 50 euro, inviando il denaro contante all'indirizzo ADDX, Scharsbergweg 14, 41189 Mönchengladbach, o mandando una e-mail a kurier@addx.de versando parallelamente l'importo giusto sul conto bancario Nr. 8686800 presso Deutschen Bank Düsseldorf, BLZ 30070024 (IBAN: DE 7030 0700 1000 0868 6800, BIC: DEUT DE DB DUE). Veramente un'occasione da non perdere, per chi è interessato all'evoluzione del mondo della radiofonia locale e internazionale. Si tenga conto che nell'arco dei 12 anni coperti, si è sviluppata in Europa la prima "colonizzazione" dello spettro dell'FM, assegnato appunto, tra gli 87,5 e i 100 MHz, nel 1947. Per chi ha la possibilità di leggere il tedesco, il sito austriaco Dampfradio racconta per esempio che la prima trasmissione regolare fu quella della Bayerischer Rundfunk di Monaco il 28 febbraio del 1949, con 250 watt su 90,1 MHz.
Andando un po' indietro nel tempo, riportiamo invece due siti di estremo interesse sulla storia dell'uso propagandistico resistenziale della radio. Nell'agosto del '44 (più di un anno e mezzo dopo che il 23enne Mordecai Anielewicz guidò il tentativo di insurrezione del Ghetto - che i nazisti svuotarono nell'aprile del '43), la resistenza polacca all'occupazione tedesca di Varsavia riuscì a far sentire la propria voce attraverso la clandestina Radio Błyskawica, Fulmine. La storia viene raccontata sul sito Warsaw Uprising, dove sono raccolte testimonianze audio delle trasmissioni, fornite dal Muzeum Powstania Warszawskiego (che ha a sua volta un eccezionale sito Web in più lingue). Ulteriori testimonianze si trovano su un sito austriaco Audiopool, dove compare la QSL inviata dai radioamatori polacchi che nell'estate 2004 riportarono per qualche settimana in vita Radio Błyskawica, sull'originale frequenza di 7042 kHz.
Infine, per la serie resistenza radiofonica, ecco il bel documento di Robert Rowen, che nel 2003 ha parlato a New York, presso il
Military Affairs Symposium di propaganda contro il regime nazista. L'autore si concentra in particolare su propaganda "grigia" (a differenza della bianca, ufficiale - quella di una Radio Londra in tedesco per esempio - quella grigia non è chiaramente identificabile) e "nera" (dichiarata, ma in modo surrettizio: nell'esempio di Rowen viene citata la falsa contropropaganda organizzata da Goebbels). Il testo si può consultare sul sito o prelevare in formato Pdf.


Tags:

Nessun commento: