04 marzo 2006

Fascino orientale dal Caucaso

Sto leggendo in questi giorni un libro affascinante. Non ha nulla a che fare con la radio (ci mancherebbe), ma come spesso accade ha finito per creare un alone di interesse che guarda caso si interseca con i miei interessi radiofonici. Si tratta di una biografia di un autore che fu abbastanza popolare in Europa una settantina d'anni fa e che addirittura è poi morto in Italia ed è sepolto a Positano. Lev Nussinbaum era nato a Baku nell'Azerbaijan, figlio di uno dei primi magnati del petrolio, nato nell'epoca in cui la repubblica caucasica era un vero e proprio Texas o Kuwait. Ipnotizzato dalla cultura meticcia di una nazione musulmana ma tollerante e aperta ai suoi influssi cristiani, ebraici e asiatici, Lev decise di convertirsi o comunque di spacciarsi per un principe eriditario musulmano. Costretto insieme al padre a fuggire da una Baku preda del furore rivoluzionario bolscevico, il giovane Lev inizia una peregrinazione che lo porterà in una Germania non meno rivoluzionaria e da lì in America e altre parti del mondo. Sotto il nome di Essad Bey fu il primo saggista dell'industria dell'estrazione del petrolio e come Kurban Said pubblicò un romanzo, Ali e Nina, di grande successo. In Italia aveva cercato di pubblicare una biografia di Mussolini, ma le sue origini ebraiche non gli portarono fortuna e morì derelitto, giovanissimo, avendo ereditato solo una brutta patologia. La biografia, scritta dall'americano Tom Reiss, si intitola The Orientalist e sta per essere pubblicato da Garzanti (io l'ho scoperto proprio perché La Repubblica aveva anticipato la notizia della traduzione, ma non ho resistito e mi sono procurato l'originale tra gli usati di Amazon).
E la radio che c'entra? Secondo Reiss Lev ha conquistato una certa notorietà postuma nell'Azerbaijan di oggi e l'intera regione del Caucaso riveste un interesse politico e radiofonico molto particolare. La Radio nazionale azera ha anche un servizio per l'estero che con molte probabilità è uno dei più difficili se non il più difficile da ascoltare al momento. Trasmette nel primo pomeriggio e fino alle 17 o 18 UTC sulla non agevole frequenza di 6111 (anzi, 6110,85) kHz e più tardi sulle onde medie di 1295 kHz (nominalmente sarebbero 1296, ma anche in questo caso la frequenza è "splitted"). Dopo un paio di mesi di appostamenti e semplici fischi di portanti, sono riuscito ad ascoltare sprazzi abbastanza decenti di audio proprio su 1295, tra le 18 e le 19, senza un vero e proprio annuncio, ma non ho dubbi che sia davvero lei. Secondo il sito di AzTv fino alle 18.30 dovrebbe trasmettere in inglese, ma la qualità della registrazione non mi permette di distinguerlo. Alle 18.30 inizia uno slot in russo e qui per fortuna l'audio sembra confermarlo. A parte la potenza evidentemente bassa, Radio Azerbaijan ha scelto un canale davvero bastardo. 1296 è un canale utilizzato per i test in DRM dal Regno Unito e se non bastasse il forte ronzio digitale, dalle nostre parti ci sono anche gli splatter spagnoli. Un vero disastro. Appena tornerò a utilizzare una connessione decente, metterò un po' di esempi online.


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