17 marzo 2006

Radiofonia missionaria, HCJB


Personalmente ho un bel ricordo di HCJB, emittente religiosa un tempo conosciuta come La Voz de los Andes. Credo che la stazione di Quito, Ecuador, sia uno dei primi segnali transatlantici che mi sia capitato di ascoltare quando qualche annetto fa sono inciampato, casualmente, in questo hobby. Avevamo appena cambiato casa e nella mia stanza era stata trasferito dal salotto una radio-giradischi Blaupunkt, un vecchio cassone "multimediale" valvolare anni Cinquanta (ma con l'FM fino a 102 o 104 MHz con cui avevo ascoltato i primi segnali di Milano International). La mia attività di ascolto, del tutto disorganizzata, prese una direzione più precisa quando in una libreria internazionale di Milano trovai una copia del WRTH del 1974. Fu una scoperta fulminante e irreversibile.
Ma questo non c'entra. HCJB è una emittente creata da un gruppo di radio-missionari americani della World Radio Society, oggi World Radio Network. La prima trasmissione andò in onda in Ecuador il giorno di natale del 1931. Molte notizie si trovano nella sezione del sito di HCJB dedicata al 75esimo anniversario. Insieme a FEBC/FEBA, Trans World Radio e Family Radio, HCJB costituisce il grosso dell'emittenza religiosa non denominazionale di matrice nordamericana. Il che significa, che nessuna di queste quattro associazioni missionarie si ispira a una chiesa, a una confessione in particolare, bensì a un generico credo evangelico, protestante (ma sarebbe meglio dire non cattolico, proprio per l'interpretazione personale che i predicatori di queste particolari missioni danno della tradizione antico e neotestamentaria, spesso stridente rispetto al protestantesimo riformato
mainstream). L'obiettivo primario è comunque quello della predicazione del messaggio evangelico nel mondo e la radio, evidentemente, è lo strumento ideale. L'organizzazione dietro HCJB gestisce però anche due ospedali in Ecuador.
Non ho elencato subito un quinto gruppo di pari importanza come Adventist World Radio, ma solo perché in questo caso la programmazione è denominazionale, organizzata dalla Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno, un movimento evangelico sorto verso la metà del XIX secolo. Come molti movimenti di questo tipo, gli avventisti, che celebrano il loro culto secondo la tradizione ebraica, al sabato mattina, sono lettori più letterali del testo biblico (la loro origine risale al movimento millerita, dal nome del predicatore William Miller, il quale aveva "calcolato", sbagliando, che nel 1843 il Messia sarebbe tornato per sancire la fine del mondo) e hanno tendenze apocalittiche, in senso letterale: in genere ritengono prossimi il giudizio universale (notoriamente preceduto da grandi turbolenze mondiali) e una seconda rivelazione.
Con le cinque famiglie di predicatori radiofonici non si esaurisce certo il novero delle emittenti religiose sulle onde corte. Bisogna aggiungere Radio Vaticana e organizzazioni come Radio Veritas o altre emittenti più piccole di matrice cattolica. Più un'altra miriade di stazioni minori e di organizzazioni che parafrasando l'industria del silicio potremmo definire fabless, cioè privi di impianti di trasmissioni, che ripiegano quindi sull'affitto di infrastrutture altrui. Alle nostre cinque organizzazioni non denominazionali o avventista, invece, gli impianti di trasmissione non mancano. Anzi, una delle caratteristiche fondamentali di questi network, ormai molto ramificati, è proprio la molteplicità di siti emittenti, di proprietà o affittati da altri broadcaster, utilizzati per raggiungere una audience molto diversificata per lingue parlate e geografie. E' po' una contraddizione rispetto alla scelta di un medium, le onde corte, favorito proprio per la sua capacità di coprire grandi distanze. Le HCJB di turno preferiscono affidarsi a location diverse, in modo da agevolare ulteriormente questa copertura. Per l'appassionato italiano, il vantaggio è che molte di queste location sono esotiche e lontane. Le frequenze utilizzate e le potenze in gioco facilitano di solito la ricezione, ma la caccia a queste stazioni, che volendo possono anche soddisfare le necessità spirituali di chi le segue, è comunque interessante, perché offre l'occasione di approfondire molte tematiche propagative che torneranno utili con stazioni e frequenze più complicate.
Il viaggio in questa importante realtà del broadcasting internazionale prosegue appunto con HCJB, che in passato, vent'anni fa, aveva anche iniziato uno slot di programmazione in lingua italiana (poi soppresso). Nel 2003, la stazione ha inaugurato un secondo impianto a onde corte, dall'altra parte del Pacifico, a Kununurra, nel nord ovest dell'Australia.
Quella qui riprodotta è una recente conferma di HCJB Australia, ricevuta via mail per un rapporto inviato via mail. Si riferisce alla frequenza di 15425, ascoltata con comodità verso l'una del pomeriggio. Il programma ascoltato si chiama Habitation, uno spazio di conversazioni, meditazioni e, alla domenica, di come chiamarlo, Christian o inspirational pop? Ho caricato qui un clip in cui potete ascoltare la fine di Habitation, con tanto di identificazione della stazione. Ancora una volta, l'apparecchiatura utilizzata è un semplice Degen 1103. Uno dei meriti riconosciuti di HCJB è l'interesse nei confronti della comunità degli ascoltatori internazionali. Dal 1961 viene tra l'altro trasmesso il programma DX Partyline dedicato appositamente ai DXer (oggi ripreso anche dalle emittenti USA WRMI e WWCR). Una schedule completa di HCJB si trova qui. Dal 26 marzo prossimo entra in vigore per tutte le stazioni del mondo il semestre A06, quindi orari e frequenze possono cambiare.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

La denominazione Chiesa Avventista dei Santi del Settimo giorno è errata. Il nome corretto di questa chiesa protestante è Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno. Forse confusa con la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (più conosciuti come Mormoni forse) che niente ha a che vedere con l'Adventist World Radio

Andrea Lawendel ha detto...

Un evidente lapsus di cui mi scuso. Ho confuso e accorpato i santi dei Mormoni. Provvedo a correggere il post.