11 aprile 2006

Alpha, Bravo, Charlie, l'alfabeto alla radio

Imperdibile la mezz'ora dedicata da BBC Radio 4 all'alfabeto fonetico della NATO. In uso soprattutto tra i piloti e i militari, ma anche dai radioamatori, l'alfabeto fonetico serve a comunicare le sigle alfabetiche in modo inequivocabile e per "fare lo spelling", o compitare, lettera dopo lettera, le parole. In Italia, si sa, si usano i nomi delle città, Roma, Ascoli, Domodossola, Imola e così via, non sempre rispettando una scelta fissa di luoghi. L'alfabeto della NATO, emerso una cinquantina d'anni fa, utilizza dei nomi comuni (Tango) di città (Lima) di cose (Whisky) o di persona (Charlie, Juliet). Lo scopo ovviamente è lo stesso: far capire in modo certo e senza confusioni, le lettere dell'operativo di un volo, la sigla o "call" del radioamatore, il cognome di una persona o di un luogo. Radiopassioni diventa quindi Romeo, Alpha, Delta, India, Oscar, Papa, Alpha, Sierra, Sierra, India, Oscar, November, India. Questo nella variante approvata dall'ICAO, l'ente mondiale del volo civile, con qualche scostamento rispetto al codice NATO originale (Charlie al posto di Coca per esempio), creato, sembra, una cinquantina d'anni fa. Molti dettagli sull'evoluzione di questi codici, che oggi si sentono sulle onde corte attraverso le misteriose number stations spionistiche, si trova su questo bell'articolo di Wikipedia.

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