05 maggio 2006

Tutta colpa dell'Euroloop

Sembra proprio impossibile per radioamatori e DXer riuscire a trovare il modo di convivere con una modernità tutta digitale. In fondo all'ultimo numero di DXLD (in cauda venenum...) c'è una interessante discussione sull'allarme che la IARU, International Amateur Radio Union avrebbe lanciato su Euroloop, un nuovo progetto di segnaletica ferroviaria che dovrebbe essere introdotto in Europa. Naturalmente a tutto quello che può servire per garantire la sicurezza dei passeggeri (e delle merci, se pensiamo alle sostanze pericolose) trasportati in treno va data la massima priorità. C'è però da chiedersi perché diavolo tutte queste tecnologie finirebbero per danneggiare chi ascolta la radio generando una quantità assurda di rumore sulle frequenze che amiamo frequentare. Euroloop non rischia probabilmente di avere lo stesso impatto della tecnologia Power Line, ma poco ci manca. Con questo sistema, originariamente proposto da Siemens (davvero bello e dettagliato l'articolo che ne spiega il funzionamento), si tratterebbe di posare lungo i binari ferroviari di tutta Europa un cavo coassiale a perdere. Da questo cavo verrebbero diffuse le informazioni relative alla segnaletica in funzione su una determinata linea. In questo modo i macchinisti verrebbero a conoscenza dello stato dei segnali molto prima di poterli avvistare e questo ridurrebbe i rischi di uno stop visto all'ultimo momento e renderebbe il traffico ferroviario molto più fluido perché i treni non sarebbero più costretti a continue decelerazioni e accelerazioni. Una vera meraviglia, se non fosse per le frequenze radio da utilizzare: per Euroloop è stata proposta una tecnica di modulazione a spettro diffuso centrata sui 13 MHz. In pratica un rumore esteso che occuperebbe tranquillamente una finestra da 9 a 18 MHz. Nel dare la notizia il radioamatore inglese Trevor Hawkins M5AKA prevede che le conseguenze di Euroloop sulle attività dei radioamatori che vivono nei pressi di una linea ferroviaria (e devono essere parecchi) sulle comunicazioni che hanno luogo su 10, 14 e 18 MHz potrebbe essere non meno negativo del Power Line. La controproposta è quella di utilizzare frequenze nelle bande UHF o addirittura le microonde. Tra l'altro aziende come la stessa Siemens sviluppano sistemi come il GSM-R o le versioni mobili di WiMax IEEE 802.16e che certo non operano sulle derelitte onde corte.

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