21 agosto 2006

Beep beep dallo spazio

Nell'attesa che la propagazione di fine estate sfoci in qualcosa di più stabile sulle onde medie (peraltro segnalate nel centro-nord Europa anche in pieno solleone, mentre le bande tropicali regalano ogni tanto qualche ascolto interessante da Peru e Brasile), si inganna il tempo degli ultimi giorni di semi-vacanza con le ricezioni alternative.
La stagione dell'Es continua a sorprendere con aperture tardive piuttosto inattese. Oggi, nella solita location ligure, ho ricevuto verso le 10 UTC l'Ucraina e la Russia sul canale televisivo R2, più uno sprazzo di segnale non identificato su E2. Avevo acceso il televisore perché in Gran Bretagna segnalavano una stazione in arabo su quel canale, Siria o Giordania immagino. In ogni caso qualcosa si poteva vedere e per essere il 21 di agosto, oltretutto in una fase solare di minimo, il fatto è abbastanza anomalo.
La scorsa notte le scariche elettrostatiche rendevano la vita parecchio difficile sulle bande basse dei radiofari, ma ci siamo consolati con un beacon un po' particolare: il segnale di tracking emesso da un satellite radioamatoriale russo, l'RS-15. Segnalato su una mailing list dei radiofaristi, il beacon satellitare trasmette su 29.352 kHz con circa mezzo watt e consiste in un breve fischio a frequenza variabile (uno sweep, si direbbe in gergo tecnico). Il radiofaro di questo satellite appartiene in un certo senso alla categoria dei radiofari amatoriali a bassissima potenza che molti sperimentano su varie bande Ham Radio, in segmenti ufficialmente o ufficiosamente assegnati a questo tipo di impianti trasmissivi. Ormai ce ne sono nei 10 metri, ma anche nei 30, nelle LF e in VHF o UHF.
I satelliti radioamatoriali sono una branca specialistica dell'hobby ricetrasmissivo. Sono oggetti meno evoluti rispetto ai grandi satelliti per telecomunicazione o osservazione e di solito svolgono la funzione dei ripetitori nello spazio, rendendo possibili collegamenti in fonia, grafia e modi digitali, a distanze altrimenti impossibili sulle frequenze elevate normalmente utilizzate. Tipicamente il satellite radioamatoriale ha a bordo uno o più transponder che ricevono un segnale a una frequenza (per esempio UHF) e la ripetono su una banda diversa. Ce ne sono per esempio che ricevono nei due metri o nei 70 cm. e ritrasmettono nei 10. Molti di questi satelliti hanno a bordo dei beacon. Conoscendone i parametri orbitali è possibile risalire agli orari di passaggio su una determinata località. Per tutti i satelliti e possibile ottenere semplici tabelle di riferimento sul sito Heavens Above.
Pensavo che RS-15 fosse una novità dell'ultimo momento, ma non è così. Il satellite russo è stato lanciato nel 1994, ma evidentemente è ancora sufficientemente vitale. Il suo faro si sente distintamente sintonizzandosi sui 29351 e commutando in USB. Arriva persino con il Degen 1103 e la sua antenna, come dimostra la foto notturna che ha sorpreso il più noto dei radiofaristi italiani nel pieno della sua eccentrica attività. L'effetto Doppler legato al movimento del satellite determina una costante variabilità del tono, come evidenziato da uno spettrogramma creato dal norvegese Tjærand Bauge. La sinusoide è composta da tanti trattini, ciascuno dei quali corrisponde al fischio emesso, ogni due secondi circa, dal radiofaro satellitare. Allo scorrere del tempo, l'intervallo di frequenze si sposta per effetto Doppler, tracciando la curva variabile che è possibile vedere. Per evitare di spostare la sintonia del ricevitore bisogna usare un filtro a banda abbastanza larga. Come si vede il centro banda del tono (che varia di una ventina di Herz) passa da un valore di circa 1.100 Herz a 300 nei 15 minuti di intervallo di udibilità di RS-15. Il satellite impiega poco più di due ore per effettuare ciascuna delle sue orbite polari. Per ulteriori informazioni sulle missioni satellitari radioamatoriali si può consultare il sito di Amsat.org. In queste settimane, un cube satellite autocostruito realizzato dal Politecnico di Torino, PICPOT, è andato sfortunatamente perduto, insieme a tredici altri compagni dello stesso tipo, per l'esplosione del suo razzo vettore partito dalla base di Bajkonur.

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