16 ottobre 2006

Briciole d'antenna orbitanti


Chissà che direbbero i teorici della cospirazione leggendo l'ultimo thread apparso sul gruppo di discussione UDXF, dedicato al mondo delle stazioni utilitarie. Riportando un pezzo comparso mesi fa su Damn Interesting, uno dei partecipanti chiede se qualcuno ricorda un vecchio espertimento di inizio anni sessanta, il West Fox. E qualcuno c'è. Si trattò in effetti del tentativo di creare nello spazio orbitale un anello artificiale composto di sottilissimi aghi metallici, con lo scopo di creare uno strato riflettente per comunicazioni radio da effettuare su frequenze di circa 8 GHz, nello spettro delle microonde. Dopo un primo lancio andato a male, gli aghi furono ricaricati sul satellite Midas, Missile Defense Alert Systems e seminati nello spazio a una quota di 3000 chilometri.
A parte una grande levata di scudi da parte degli astronomi, che temevano possibili effetti sulle loro osservazioni, il progetto non andò in porto, dopo un altro paio di lanci. Le microantenne non funzionavano, le polemiche aumentavano e man mano i satelliti si dimostravano molto più efficaci nel fare da ponte radio ad altissima quota. Che cosa resta del West Ford? Articoli scientifici polverosi e qualche ricordo di una storia che avrebbe fatto impallidire James Bond. E una voce nel catalogo, sempre più fitto, dei detriti spaziali.


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