17 febbraio 2007

In balia dei flutti magnetici sub-tempestosi

E' stato rimandato di 24 ore il lancio, previsto originariamente per ieri, venerdì, della missione THEMIS della NASA. I cinque satelliti della missione intitolata alla dea greca della giustizia, serviranno appunto a fare giustizia delle teorie che si accavallano per spiegare le sub-tempeste magnetiche che si scatenano nella magnetosfera in corrispondenza dei forti sbuffi di vento solare. L'effetto più visibile e suggestivo di una sub-tempesta magnetica sono le aurore, ma a essere investito dalla turbolenza è l'intero ambiente magnetico della terra, i satelliti orbitanti e la propagazione delle onde radio.
Andando sul sito della misssione si trova un breve filmato descrittivo di questa avventura che durerà un paio d'anni e dovrebbe portare all'osservazione di una trentina di aurore sopra il cielo nordamericano. La flotta Themis è costituita da cinque satelliti che verranno lanciati da un unico vettore oggi nella tarda serata (la diretta video su NASA TV comincia alle 20.45 utc e il lancio è previsto tre ore dopo). Gli scienziati della NASA spiegano che le cinque sonde devono essere considerate come boe oceaniche utilizzate per analizzare il moto delle grandi onde marine. Ogni quattro giorni, le sonde si allineeranno uno dietro l'altro lungo le linee di flusso della magnetosfera e il loro strumenti di misura effettueranno il monitoraggio nel tempo dei campi magnetici ed elettrici. Un secondo elemento della missione è costituito da una rete di speciali videocamere a occhio di pesce che fotograferanno il cielo alle latitudini aurorali, per scandire visivamente l'andamento cronologico delle misure effettuate in cielo. In questo modo gli scienziati sperano di correlare gli eventi visibili e elettromagnetici e individuare i fattori scatenanti e la dinamica delle sub-tempeste geomagnetiche. Non a caso THEMIS è un acronimo che significa Time History and Macroscale Interactions during Substorms.

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