16 febbraio 2007

Radio fuori portata

Molto accurata la breve recensione che Andrea Borgnino ha fatto del nuovo ricevitore wide band SDR/DSP Icom IC-R9500, dopo aver avuto la fortuna di provarlo per un intero pomeriggio presso il distributore romano dell'apparecchio. Che costa più di 11 mila euro. Andrea dice di essere rimasto stupito della qualità della ricezione in HF. Sono i vantaggi della demodulazione via software in una radio che a differenza dei ricevitori analogici a banda così ampia (il 9500 copre praticamente da 0 a oltre 3 GHz) non deve fare compromessi sulla parte di spettro inferiore ai 30 MHz. Altra caratteristica fondamentale è il display in grado di visualizzare ampie porzioni di spettro alla ricerca visiva di segnali da captare. In una finestra di 5 MHz il ricevitore può analizzare non meno di tre bande delle onde corte per volta. Trovate l'articolo e le foto di Andrea sul suo sito.
In questi giorni è circolato anche il link alla brochure in formato PDF, sfortunatamente solo in tedesco, del nuovo ricevitore SDR di Rohde & Schwarz, l'EM510. Il front end dell'apparecchio è a conversione diretta, nello stile utilizzato da RFSpace per intendersi. La sezione DSP che svolge le funzioni di selezione, filtraggio e demodulazione dovrebbe però essere integrata, non implementata su personal computer. A quanto pare il prezzo qui varia dai 20 ai 30 mila euro e oltre, a seconda delle opzioni, la copertura è solo Hf da 0,009 a 32 MHz.
Ho letto in giro di possibili iniziative SDR da parte di Kenwood, ma non ci sono conferme vere e proprie. La sensazione è che il mercato dei ricevitori HF, un tempo caratterizzato da tre segmenti abbastanza riconoscibili (portatili consumer, semiprofessionali/radioamatoriali da tavolo, professionali per uso civile e militare) oggi si stia drammaticamente adattando al generale calo di interesse nei confronti del broadcasting HF in generale. Il segmento centrale, quello dei semiprofessionali da tavolo è praticamente sparito, non si fanno più radio nuove in questa fascia. Al loro posto rimane un mercato di apparecchiature per la ricetrasmissione radiomatoriale, molte delle quali a copertura continua in ricezione. Quest'ultima categoria ha prodotto in questi due o tre anni eccellenti apparecchi DSP molto apprezzati dai DXer, ma per i quali in Italia occorrerebbe una regolare licenza da radioamatore. Quello che fu il segmento dei semiprofessionali di prezzo intermedio oggi sembra sempre più presidiato da front end SDR di tipo commerciale (ma legato a piccolissime aziende produttrici, molto diversa dalle Big Three, Icom, JRC, Kenwood, dei semiprofessionali analogici) o amatoriale/hobbystico. Si tratta nella quasi totalità dei casi di ricevitori (o ricetrasmettitori) che hanno bisogno di un personal computer per funzionare, il che può comportare non pochi problemi di generazione di rumore e accessibilità. L'SDR si sta imponendo rapidamente anche nella gamma professionale, con apparecchi simili ai due di cui abbiamo appena parlato. La terza via - se escludiamo il mercato dei ricevitori usati - è quella dei piccoli ricevitori portatili a basso prezzo, oggi soprattutto di fabbricazione cinese.

Nessun commento: