15 giugno 2007

Palestina, guerra anche nell'etere

La guerra civile tra le due fazioni rivali di Fatah e Hamas nella striscia di Gaza ha portato in queste ore all'azzeramento delle strutture di sicurezza e propaganda del movimento del presidente Mahmoud Abbas (nome del personaggio più noto sulla stampa italiana con il suo titolo onorifico di Abu Mazen, "padre del primogenito Mazen"). Haaretz questa mattina riferiva dell'attacco alla sede di Gaza di Voice of Palestine (il sito è in perenne rifacimento) e della messa (forse volontaria) fuori onda di Al Hurriya e Sawt Al Shabab, come dire Radio Freedom e Voice of Youth, due stazioni in FM sempre legate a Fatah. Voice of Palestine continuerebbe a trasmettere il suo Primo Programma (quello di Gaza è il Secondo) da Ramallah:

Hamas widened its onslaught earlier in the day to include Fatah-linked broadcast outlets. Fatah-allied Voice of Palestine Radio was on fire after Hamas attacked it, Palestine TV reported, but the station continued broadcasting from its Ramallah facilities.
Two local radio stations, Al Hurriya and Al Shabab, shut down in the morning after Hamas threatened to blow up all radio and TV stations belonging to collaborators.

Il sito Web della iraniana Press Tv mostra anche una piccola foto dell'edificio in fiamme (anche se non posso essere certo di che cosa rappresenti realmente l'immagine):

Bomb hits Voice of Palestine
Thu, 14 Jun 2007 20:41:41

A bomb has ripped through a Gaza studio of the official Voice of Palestine Radio as fresh infighting erupts between Palestinian factions. There have been no immediate reports of casualties.
Palestine TV reported that the Gaza City radio studio was in flames, forcing it to halt broadcasting. "The attackers were seen carrying broadcast equipment out of the station building as smoke billowed from it," witnesses said. The headquarters of the radio station, which is close to Fatah, is in the West Bank political capital of Ramallah.
It was the first such attack against Palestinian media since bitter factional fighting erupted in the Gaza Strip last week.
Mi sono messo alla caccia di ulteriori informazioni sulla situazione dei media radiofonici a Gaza e ho trovato del materiale veramente interessante. Incluso un recente (marzo 2007) sondaggio che stila una classifica di attendibilità delle radio, palestinesi, israeliane, giordane e libanesi più seguite dai cittadini della Striscia. La più "autorevole" in base al campione di un migliaio di persone analizzato dal Jerusalem Media and Communication Center, è guarda caso Sawt Al Aqsa della stessa Hamas, che a gennaio ha inaugurato anche un canale televisivo. Una stazione molto schierata, che le fonti israeliane accusano di diffondere incitamenti ad azioni terroristiche e suicide. Associated Press ha pubblicato un altro reportage sul ruolo delle stazioni nella lotta tra i diversi partiti armati palestinesi.
Due articoli del Seoul Times (2004) e del Christian Science Monitor (2006) offrono una panoramica sul tipo di programmazione a Gaza e nei Territori. Ma il sito più utile è quello di un progetto che dice di essere finanziato dalla Unione Europea, Radio Networking for Democracy in Palestine, di AMIN Media Network, ONG no profit fondata nel 1996. L'iniziativa ha creato una rete di scambio di programmi fra 23 stazioni radio e riporta un dettagliato elenco delle stesse, con frequenze, numeri di telefono e siti Web. Del network sembra far parte anche Al-Aqsa, che a giudicare dai fatti degli ultimi giorni proprio un campione di "democrazia" non deve essere. L'associazione AMIN condanna - giustamente - le recenti (21 maggio) azioni israeliane contro stazioni di Nablus (dove sono attive Tariq al-Mahabe 97,7 e Nablus FM 93,5), ma ancora non vedo severe condanne per la distruzione di Vop a Gaza. Forse non è ancora stato possibile aggiornare il sito.
Un altro elenco di stazioni lo si trova su un sito governativo palestinese e se volete addentrarvi nei meandri della radiofonia locale in tutto il Medio Oriente, vi suggerisco uno splendido report intitolato "Restructuring radio broadcasting in Arab countries" oltre a una raccolta di link ai siti Web di numerose stazioni dell'area, curata da una fonte apparentemente saudita. In Giordania ho trovato un aggiornatissimo blog N@simjo, con molte notizie sui media radiofonici locali. Gli stream Web che trovate nell'elenco curato da AMIN potrebbero essere molto utili per monitorare la situazione, conoscendo l'arabo. Ma mettersi a inseguire le fonti dirette da quest'area non è un'impresa facile per i media occidentali, che troppo spesso si affidano a notizie (quando va bene) indirette.

4 commenti:

Andrea Lawendel ha detto...

Giuliano fa bene a ricordare che nel corso della stagione della propagazione "E sporadico", ancora in pieno svolgimento, si aprono insperate finestre di opportunità per la ricezione di stazioni locali (FM e televisive) dal Medio Oriente. Oltre ai segnali televisivi da Giordania, Siria e Iran, personalmente ho avuto la grossa fortuna (considerando anche le scarse occasioni che mi si presentano per "evadere" dall'angusto etere milanese, con le sue impossibili interferenze) di ascoltare una apertura Es da Israele. Una situazione tra l'altro immortalata nella fotografia che illustra il mio profilo su questo blog. Ero a bordo di una nave GNV tra Genova e Palermo, credo nell'ultima decade di luglio. L'apertura verso l'estremo est del Mediterraneo, molto intensa, si verificò quando eravamo all'altezza dell'arcipelago pontino, ovviamente molto più a ovest delle isole. La distanza coperta fu di circa duemila chilometri. Verso quella direzione non mi è mai più capitato di andare così lontano in FM, neanche dalle amate isole siciliane dove trascorro spesso le vacanze.

nasimjo ha detto...

Hello there!
I've found a linkout to my blog hear. and i couldn't really get the exact point of having me linked out. because from what i've understood through Google Translate is that this post is mainly discussing the Palestinian audio media activity during the latest crisis in Gaza and the west back.

for any help or information, please do not hesitate contacting me.

yours,

Andrea Lawendel ha detto...

Correct, Nasimjo, and thanks for your comment. One of the main topics here in Radiopassioni is monitoring the radio spectrum for distant signals (and during E sporadic propagation openings even FM signals can travel very, very far), but I'm frequently adding to the discussion some geopolitical and historical considerations. Your blog looks like a practical and up-to-date source for both: news about active radio stations in the area and geopolitical situation.

nasimjo ha detto...

well then, in case you are interested, a frequencies table with all the working radio stations in Jordan is available on http://nasimjo.itgo.com/radioguide.html