28 settembre 2007

Onde corte: salvi i redattori, non la redazione

Chissà che cosa andranno a fare, i tapini... Secondo Andrea Borgnino, la notizia appena battuta dall'AGI relativa dell'accordo sindacale stipulato tra Rai International e i suoi (ex)dipendenti della redazione onde corte, «va letta come la conferma finale della chiusura del 30 settembre, l'unico dubbio aziendale era infatti la ricollocazione dei dipendenti.»
E qualcosa mi dice che no, non ci sarà la continuazione almeno dei notiziari su Internet. Andranno a scaldare qualche sedia per un po', in attesa che le acque si calmino e che si possa riallocare qualcuno e allontanare tutti gli altri.

RAGGIUNTA INTESA PER DIPENDENTI ONDE CORTE ESTERO
(AGI) - Roma, 28 set. - I dipendenti della Rai che lavoravano alle trasmissioni radiofoniche in onde corte per l'estero, ora cessate, conserveranno il loro posto di lavoro. Lo rende noto l'Ugl Informazione: "Dopo un serrato confronto con la Rai - fa sapere l'Ugl - le organizzazioni sindacali hanno ottenuto la garanzia della conservazione del posto di lavoro attraverso una idonea ricollocazione in ambito aziendale".
"La chiusura inattesa ed immotivata del servizio radiofonico in onde corte, concordata fra la direzione di Rai International e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - afferma il segretario nazionale di Ugl Informazione, Fabrizio Tosini - oltre a segnare un ulteriore arretramento della Rai sul terreno che da sempre caratterizza la sua missione di servizio pubblico, rischiava di mettere in discussione l'avvenire di decine di lavoratori e delle loro famiglie".
"Ancora una volta - continua Tosini - grazie al senso di responsabilita' dei sindacati si e' scongiurato l'irreparabile.
La UGL Informazione denuncia ancora una volta che il continuo arrembaggio delle forze politiche sulla Rai, oltre a pregiudicarne irreparabilmente il ruolo istituzionalmente affidatole, ne condiziona pesantemente le scelte di politica industriale, facendo presagire per il prossimo futuro ben piu' foschi scenari". (AGI) Red 28/11:42 SET 07


Questa invece è la comunicazione appena arrivata da Libersind:

C O M U N I C A T O
Firmato il verbale per la chiusura dell’Onda Corta, il LIBERSIND Conf.SAL attende la convocazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.


Oggi, in RAI, la RAI Radiotelevisione Italiana, Rai Way e le OO.SS. firmatarie di contratto, hanno firmato l’accordo sullo spegnimento degli impianti in Onda Corta e la cessazione dei relativi programmi ivi trasmessi, a seguito della decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri di non finanziare più tale servizio.
Fissato il carattere istituzionale della scelta, il Sindacato ha sviscerato con ampio ed a volte, anche teso dibattito, tutte le ricadute sugli organici al fine di garantire al meglio quanti interessati al settore. L’accordo raggiunto prevede l’incentivazione all’esodo per quanti interessati, la ricollocazione in ambito del Gruppo dei rimanenti ed una clausola di salvaguardia per gli annunciatori traduttori. Il verbale prevede inoltre, la calendarizzazione di incontri quindicinali di verifica e confronto sull’attuazione dello stesso.
La Segreteria Nazionale LIBERSIND Conf.SAL, che ha attivamente partecipato al confronto portando il proprio importante contributo, pur valutando positivamente l’accordo raggiunto, si riserva di firmarlo in attesa della convocazione, già richiesta e sollecitata (allegata), della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa scelta deriva non solo dalla intrinseca convinzione che chiudere l’Onda Corta significhi inficiare l’immagine dell’Italia nel mondo, ma anche perché sollecitata dalle tante lettere, telefonate, e-mail e forum che lievitano a dismisura.

Roma, lì 27.09.07
LA SEGRETERIA NAZIONALE

(allegato)
A : PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
rif.: nostra nota del 17.09.07
Oggetto: richiesta di convocazione.

A seguito della ns. nota di cui al rif., di pari oggetto, intendiamo qui sollecitare la richiesta ivi espressa in quanto la data del 30 sett., decisa per lo spegnimento dell’onda corta, è fin troppo vicina.
La presente istanza nasce anche su sollecitazione di tantissime persone, in Italia e, soprattutto, nel mondo, che hanno fatto vorticosamente navigare la precedente, provocando la lievitazione di forum di protesta.

LA SEGRETERIA NAZIONALE
Roma, 27.09.07

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