27 ottobre 2007

Un radiofaro pazzesco

Un uno-due micidiale, roba da appendere per sempre la radio al chiodo e non pensarci più. Dopo la spettacolare ricezione della Nuova Zelanda nel nord della Scozia, dalla regione di Poitiers, in Francia, arriva uno straordinario DX del radiofarista Vincent Lecler. La mattina del 26 ottobre, ieri, Vincent stava controllando la situazione prima di uscire. Dalla sua location non costiera ma neppure troppo lontana dall'oceano, Vincent riesce a sentire molto bene i radiofari canadesi. Ma quello su 280 kHz (la frequenza della modulazione è di 281.030) non era un radiofaro canadese. Intrecciato con il marocchino NSR, alle 05.50 UTC, c'era l'NDB più pazzesco che un europeo non nordico possa immaginare: quello dell'aeroporto di Rapa Nui (nell'immagine dal satellite), Isola di Pasqua, siglato IPA. Sono circa 13.600 chilometri, dall'ovest della Francia fino a un puntino nel Pacifico al largo, molto al largo delle coste cilene.
Nei gruppi di discussione specializzati in cui la notizia si è diffusa in serata l'eccitazione è, come si dice, palpabile. Nessuno ha mai pensato che un segnale a 280 kHz potesse compiere tale distanza con tale "leggerezza". Il sound originale registrato da Vincent è francamente poco facile da decifrare. Ma utilizzando un filtro molto stretto, sotto i 20 Hertz, la sigla IPA emerge con una intensità davvero inquietante. Paul Crankshaw e Aldo Moroni hanno editato il file Wav diffuso da Lecler e hanno svelato perfettamente questa incredibile rarità. IPA, qualche mese fa era stato ascoltato in Canada. Vincent ci ha aggiunto un oceano in più. Ora la comunità dei radiofarisi italiani (BTW, complimenti ad Aldo che ha finalmente ascoltato, dalla sua postazione vicino a Saronno, CLB dagli USA) si interroga, gli occhi sgranati, sulle reali chance di imitare l'exploit. Già erano sembrati impossibili i fari canadesi, o le Bahamas. Sarà dura riuscirci, ma tutto sommato il tracciato propagativo non pare proibitivo. Una nota in margine sui valori solari. Se Martin ha ascoltato la Nuova Zelanda passando sopra il Polo Nord con valori K molto bassi, Rapa Nui è arrivata poche ore dopo un colpo di frusta (il 25 ottobre) con un paio di valori sopra K=4. Il campo geomagnetico si era riassestato intorno ai K=2 verso le 06. Non può essere un caso. Il segnale ricevuto da Vincent è passato poco a sud di Panama, su una linea quasi completamente marina, un po' come era accaduto con la Nuova Zelanda. Abbastanza simili anche le condizioni di greyline, forse la linea del tramonto era più vicina a Rapa Nui rispetto a quanto fosse per Auckland.
A proposito di Auckland, dopo lo storico ascolto di Martin Hall si è naturalmente accesa la discussione su *quanto* la Nuova Zelanda nel Regno Unito fosse davvero storica. Ed è saltato fuori che nel 1959 Medium Wave News aveva documentato una serie di ascolti effettuati negli anni dal 1932 al 1939 da Kenneth Judd (che nel frattempo aveva perso interesse nei confronti della radio). Sembra che Judd avesse sintonizzato otto stazioni australiane e ben quattro neozelandesi. Ma erano tempi molto diversi, quelli. Il DXer di anteguerra aveva sentito anche la California (con 100 watt) e le Hawaii, l'Ecuador con 30 watt. Le imprese di Martin e Hall sono sicuramente più difficili, ma ci dicono anche che le possibilità di DX veramente estremi ci sono, a patto di individuare le location giuste e di utilizzare antenne davvero ottimali (ancora più che ricevitori stratosferici). Il vero problema è che i Martin e i Vincent, ormai, rappresentano un gruppo troppo sparuto.

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