04 aprile 2008

Il radiopallone sulle ali del jetstream


Lo Spirit of Knoxville sta per riprovarci. Da 2005 un gruppo di studenti dell'Università del Tennessee, alcuni dei quali radioamatori, covano il sogno di un pallone aerostatico senza equipaggio da lanciare attraverso l'Oceano Atlantico, con un unico motore: il vento troposferico del "jetstream". Sarebbe un record mondiale. Qualche settimana fa la quarta missione ufficiale, lo Spirit of Knoxville IV, ha percorso una notevole distanza ma non è riuscito ad approdare "across the pond". Alle 0000 UTC di domenica 6 aprile è programmato il lancio dello Spirit of Knoxville V. L'aspetto radiantistico di questa impresa è la possibilità di seguire la missione attraverso i dati telemetrici e gli identificativi morse e FSK trasmessi dal pallone nella banda radioamatoriale dei 30 metri, che verranno annunciate nelle ore immediatamente precedenti la partenza. Con lo SNOX IV la ricezione è stata possibile in molte zone d'Europa. In Italia ce l'hanno sicuramente fatta Dan Rolla e Aldo Moroni, gli altri che mi scuseranno se resteranno senza menzione. La partecipazione della comunità dei radiomonitor internazionali è fondamentale perché solo la telemetria può rivelare i preziosi dettagli sull'altitudine, la posizione GPS e le condizioni della strumentazione di bordo (per esempio il sistema che rilascia la zavorra). Il sito ufficiale della missione SNOX invita tutti a prelevare un software sviluppato dalla sezione radioamatori della University of Tennessee, il Distributed Tracking and Relay Client.
Come background per seguire la prossima missione, che sul sito ufficiale sarà visualizzata in tempo reale grazie ai dati raccolti dalla rete di monitoraggio, vi suggerisco la lettura del Mission Statement del team SNOX. Il giornale locale Metropulse (quella che vedete qui è la copertina) ha pubblicato un lungo articolo nel suo numero di febbraio. I lanci dello Spirit of Knoxville dal piccolo aeroporto locale Island Downtown, situato sull'isolotto formato da un'ansa del fiume Tennessee si ripeteranno, spiegano i giovani inventori, fino al raggiungimento dell'obiettivo.

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