05 dicembre 2008

Il RadioCamp si fa. Ad Amburgo

Mi sembrava di aver capito che Francesco Delucia non leggesse il tedesco (non che io sappia fare molto meglio...), ma sono certo che come ideatore di un RadioCamp italiano ancora da venire debba aver accolto con un po' di disappunto la notizia che mi ha appena segnalato. Sembra proprio che il RadioCamp si farà... Ma in Germania. La data è il 30 gennaio prossimo, la location la bella, fredda e fluviale Amburgo, la lingua ufficiale, evidentemente sarà il tedesco e l'organizzatore è un imprenditore della radio 2.0 che ero convinto di aver già citato qui su Radiopassioni. E invece no: Franz Felix Debatins, promotore del sito 1000mikes.com e impresario del futuro RadioCamp.de, era finito più volte nel mio aggregatore e io avevo letto con interesse delle sue iniziative senza evidentemente trovare occasione di pubblicarle (siete fortunati, RP potrebbe essere ancora più prolisso).
Procediamo con un po' di ordine, se si riesce. 1000mikes è un sito che rovescia come un guanto il servizio offerto da quei siti che instradano verso il telefono cellulare i flussi delle Web radio. In Germania per esempio c'è il portale Phonecaster.de, credo legato all'operatore mobile O2. Con 1000mikes in un certo senso il percorso è esattamente opposto: attraverso questa piattaforma sollevi il telefono, fisso o mobile che sia (ma la connessione può avvenire anche in Voip, attraverso Internet) e la tua voce viene trasformata nel tuo canale personale di una Web radio collettiva. 1000mikes, per l'appunto. La cosa è di una semplicità estrema, basta impostare un account, fare qualche prova e chiamare il numero di telefono di 1000mikes per "andare in onda".
In questi giorni il creatore di 1000mikes, sul suo blog personale, ha annunciato il programma preliminare di una iniziativa, RadioCamp, che intende radunare blogger, podcaster, programmatori, stazioni radiofoniche convenzionale tutte le persone interessate per discutere tutti insieme del vero futuro della radio. Che non può riguardare soltanto l'uso di sistemi di trasmissione digitale ma che inevitabilmente dovrà coinvolgere i nuovi linguaggi, le nuove modalità di partecipazione, creazione, vendita e distribuzione dei contenuti che stiamo imparando attraverso Internet. E' possibile che intorno a temi del genere non si riesca a focalizzare l'interesse di una qualsiasi istituzione pubblica o privata disposta a supportare l'organizzazione di un RadioCamp in Italia? Andiamo, siamo messi così male?

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