06 aprile 2009

La radio come narratrice del mondo

Pochi post fa ho parlato del ruolo del registratore a nastro nella radiofonia durante la Seconda guerra mondiale e subito dopo negli anni Cinquanta. Per una strana coincidenza proprio l'altro giorno Deutschlandradio Kultur/DLF ha messo in onda un breve radiodramma intitolato "Necrologio del tempo del registratore magnetico" che ripercorre gli anni della radiofonia basata sull'archiviazione sonora analogica. "Necrologio" in realtà è un sottotitolo, il titolo vero è ancora più bello, Das Radio als Welterzähler, la radio come narratrice del mondo. Il programma è una sorta di reportage-sceneggiato che parla del mestiere di atori, registi, archivisti, montatori radiofonici ed è farcito di spezzoni audio con esecuzioni musicali, interviste storiche, persino jingle di intervallo delle stazioni radio tedesche, in questo caso delle due Germanie. Le voci di Hitler e Goebbels. Ma anche la citazione di un certo dottor Murke e della sua raccolta di silenzi... Dalla pagina del sito Web con la scheda della trasmissione potete scaricare l'mp3 del radiodramma (l'audio lo trovate anche qui) e la trascrizione testuale. Se parlate tedesco, lo state studiando, o volete semplicemente abbandonarvi alla suggestione del materiale di archivio, non resterete delusi.

Das Radio als Welterzähler
Ein Nachruf auf die Magnetbandzeit
Von Helmut Kopetzky

Die "Steinzeit" des Rundfunks mit krächzenden Wachsplatten zur Aufzeichnung und Wiedergabe ebensolcher Vorträge war kurz. In den 1930er Jahren wurde ein beschichteter Plastikstreifen zum dominierenden Speichermedium für Stimmen, Musik und Geräusche. Aber schon fünf Jahrzehnte später, mit Beginn des digitalen Zeitalters, verschwanden nach und nach Hunderttausende Kilometer Magnetband samt ungezählter Reportagen, Hörspiele, Features und Musikaufnahmen in den Archiven - viele auf Nimmerwiederhören.
Ein Nachruf ist fällig. Denn dieses abgeschlossene Kapitel der Industrie- und Mediengeschichte war auch eine Periode großer Radioerzähler und Reporter-Persönlichkeiten und der virtuellen Gemeinschaft lauschender Zuhörer "draußen im Land".
Archivare und Technikerinnen, Toningenieure, Regisseure, prominente Autorinnen und Autoren aus dem östlichen und westlichen Nachkriegs-Deutschland steigen mit dem Autor in die Magazine akustischer Reichtümer - in das radiophone Gedächtnis der Welt.



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