16 novembre 2009

Monitoraggio meteorico con l'eco di un radar francese

Da Roma Andrea mi ha invia l'immagine spettrografica con il risultato dei suoi ultimi esperimenti sull'ascolto delle tracce di ionizzazione lasciate dai meteoriti attraverso l'eco di segnali radio distanti. E' un "trucco" già utilizzato da diversi esperimenti di radio-natura (ecco una pagina della NASA che illustra la tecnica di "forward scattering" basata su segnali televisivi in banda I VHF). Il segnale utilizzato da Andrea è quello del GRAVES (Grand Réseau Adapté à la Veille Spatiale) un radar installato dalle autorità francesi, nei pressi di Dijon, per sorvegliare satelliti e detriti spaziali. Il radar trasmette un segnale continuo a 143,050 MHz esplorando un'ampia area di cielo e i suoi rimbalzi permettono di tracciare satelliti polari e geostazionari e frammenti di veicoli sparpagliati in orbita.
Lo stesso segnale del GRAVES può servire per monitorare l'ingresso dei meteoriti nell'atmosfera. E' sufficiente sintonizzarsi sulla frequenza di 143,050 MHz in modalità USB e attivare un software di analisi visuale come Spectran. Ecco qualche riferimento per approfondire il funzionamento di GRAVES. Il sito ufficiale del gestore ONERA si trova qui ed è possibile visualizzare una breve intervista esplicativa, in francese. Il solito FAS ha messo insieme un ampio dossier su questo impianto inaugurato nel 2005 e una pagina concisa e molto comprensibile è quella di un radioamatore olandese che usa il GRAVES per ascoltare le riflessioni del segnale sul suolo lunare.

8 commenti:

mauro ha detto...

Ciao Andrea.Questo post mi ha intrigato notevolmente...
Io ho un ricevitore am fm usb lsb
frg 9600.Che tipo di antenna avrei bisogno per ascoltare il segnale?il link che hai detto del radioamatore indica una yagi puntata sulla luna..Con un dipolo ho poche speranze di ascoltare?e?Per poter ricevere i flussi basta collegare alla scheda audio del computer il ricevitore e utilizzare il programma Spectran con le dritte di quel radioamatore?
Grazie e scusa per tutte queste domande.

Andrea Lawendel ha detto...

Grazie del commento Mauro. Andrea mi diceva di aver registrato qualche traccia anche con una verticale. In genere si utilizzano delle direttive, quelle per i 2 metri per esempio. Non dimentichiamo che se lo scatter avviene in coincidenza con le tracce di ionizzazione le condizioni sono analoghe a quelle dell'E sporadico e l'intensità può essere discreta.

Anonimo ha detto...

Moolto interessante.

Ho effettuato diverse scansioni con il Web ricevitore di Conversano e un programma spettrogramma.

Cieli e giorni sereni.

Riccardo Giuliani - Ik7FMO

Andrea Lawendel ha detto...

Ecco anche qualche videata realizzata dal papà di Perseus in persona, Nico Palermo. Chissà con le Perseidi...

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giorgio de luca ha detto...

Buongiorno Andrea, ci siamo già sentiti in passato ai tempi del forum radioascolto rai.
Volevo capire una cosa per provare questo esperimento. Eì possibile fare delle prove anche con un ricevitore senza modalità USB e quindi in FM?
Attendo tue notizie se possibile. Grazie
giorgo

Andrea Lawendel ha detto...

Ben ritrovato Giorgio, sì, teoricamente è possibile sperimentare il "meteor scattering", cioè l'effetto della elevata ionizzazione causata nell'atmosfera dal passagio dei meteoriti, anche con un semplice ricevitore FM. Anzi, a dire il vero, gli appassionati di ascolto FM a lunga distanza riescono a ricevere proprio in questa modalità - considerata come una sorta di alternativa all'E sporadico - un certo numero di stazioni FM commerciali a distanze di circa 2mila chilometri. Il problema sta in promo luogo nell'utilizzare un'antenna direttiva con buone caratteristiche di guadagno, ma soprattutto di poter effettuare il monitoraggio su frequenze molto libere, cosa che in Italia non è sempre agevole. La relativa facilità dell'esperimento di Andrea consiste proprio nel potersti sintonizzare su una frequenza per lo più libera per cercare di ricevere l'eco atmosferica di un segnale complesso e a larga banda come quello di un radar OTH. In questo caso il software visuale registra il battimento tra questo segnale e l'oscillatore locale della modalità SSB, consentendo quindi un funzionamento non presidiato. Diciamo che è possibile farlo individuando un trasmettitore in FM molto potente e in modalità non visuale, a patto però di soffermarsi su frequenze localmente libere. In rete per esempio esisteva una stazione di monitoraggio meteorico realizzata negli USA con un ricevitore sintonizzato su una frequenza televisiva occupata da una stazione piuttosto lontana. Gli sprazzi di ionizzazione sono molto brevi e in pratica è possibile ascoltare "ping" di ricezione che durano brevi frazioni di secondo. Per farla breve, per essere sicuro di ascoltare un'eco molto distante devi poter operare in condizioni di silenzio locale e queste con l'FM commerciale in Italia non sono per niente frequenti.

giorgio de luca ha detto...

Ti ringrazio delle consuete informazioni precise e dettagliate.
A me interessava proprio sperimentare la frequenza del radar di Graves ma dovendo usare l'SSB mi è impossibile per ora..
Proverò però a fare delle prove in FM cercando delle frequenze libere.
A presto

Fabrizio ha detto...

Buongiorno a tutti da oggi è possibile visualizzare le schermate del radar Graves in diretta H24 sul nostro sito per chi fosse interessato :

http://www.sidmonitor.net/gallery/station.html

A presto!