02 settembre 2010

La storia della radio attraverso l'Archivio Luce

E' stato rinnovato il sito Internet dedicato all'archivio dell'Istituto Luce, la società di diritto pubblico fondata da Mussolini in persona riprendendo - leggo su Wikipedia - l'intuizione del giornalista Luciano De Feo sull'uso della cinematografia a scopi educativi. Nel 1936 l'Istituto entrò sotto il diretto controllo del Minculpop e il concetto di "educazione" si mescolò definitivamente con quello di "propaganda". Ma l'Istituto è sopravvissuto al fascismo, è rimasto una società pubblica, ha continuato a produrre cinegiornali e film e nel 2009 - non ne sapevo proprio niente - è stato fuso con Cinecittà Holding, diventando così Cinecittà Luce, azienda pubblica sotto il controllo del ministero dei Beni culturali.
Lasciamo stare ogni risvolto critico su quella che, visti i malvezzi italici, può essere assimilata ai tanti altoparlanti governativi di taglio diciamo così minzoliniano. Di fatto negli archivi dell'Istituto sono accumulati enormi giacimenti di storia patria sottoforma di filmati, fotografie e quant'altro e questo patrimonio è in corso di attenta classificazione e digitalizzazione, con il nobile obiettivo di mettere tutto gratuitamente a disposizione su Internet. In questo senso mi spiace dire che la Rai invece dell'archivio mette a disposizione solo Minzolini. Qualche tempo fa l'Istituto Luce aveva già messo online una significativa percentuale del suo archivio ma ora, dopo la fusione con Cinecittà, il corpus di documenti multimediali si è esteso e il lavoro di digitalizzazione sta appunto proseguento.
Cercando con "radio" vengono fuori centinaia di risultati, tra cui questo breve filmato sull'inaugurazione del centro radio "Imperiale" a Prato Smeraldo sulla via Ardeatina. Lo stesso impianto che fu smantellato nel 2007, quando la convenzione tra Rai e governo cambiò e i programmi in lingue estere furono cancellati (allora c'era Prodi e le discussioni sulla chiusura iniziarono nell'ottobre 2006, con il rappresentante della Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi: vai a capire se questa decisione covava già ai tempi del precedente governo e Prodi si limitò a proseguire una evidente politica di tagli alle risorse "secondarie"). Il filmato in questione è datato 1938, data del potenziamento della stazione in chiave colonialista, anche se il centro di Prato Smeraldo risale a otto anni prima.



No, come avrete intuito non si possono fare download dal sito dell'Archivio Luce. Almeno non ufficialmente. Diciamo che ho scaricato io il file del formato Real Video e che l'ho convertito in mp4. Ho utilizzato una combinazione del downloader per Windows Flashget (usato su Mac/X11 grazie a Darwine e all'estensione per Firefox Flashgot, una manovra un po' complessa ma efficace) e di un fantastico converter che ho appena trovato, Kigo Video Converter, il primo con interfaccia grafica che abbia trovato in grado di convertire da Real Video e Real Audio in formati MPEG.

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