23 agosto 2011

Propagazione troposferica, una introduzione tecnica

A margine degli ultimi post dedicati alle ricezioni FM a lunga distanza in modalità propagativa troposferica, mi scrive Gianfranco Verbana - radioamatore con una lunga esperienza professionale maturata anche nel campo della progettazione di ponti radio a microonde. Gianfranco è uno dei collaboratori del sito di informazione e divulgazione scientifica Vialattea,net e poche settimane fa ha affrontato proprio la questione delle anomalie propagative nell'atmosfera per rispondere a un quesito relativo alla cattiva ricezione dei segnali televisivi nei mesi estivi. La risposta è molto tecnica, ma mi sembra molto interessante perché spiega in dettaglio le situazioni (propagazione super/sub-rifrattiva, fenomeno dei ducts/condotti) di cui deve tener conto chi progetta un sistema di trasmissione "line of sight". Nelle condizioni speciali che si verificano d'estate, in modo particolare sulle tratte di cielo che sovrastano imponenti masse acquatiche, i fronti d'onda emessi dalle antenne delle stazioni FM possono seguire percorsi rifrattivi/riflessivi, superando l'ostacolo rappresentato dalla curvatura dell'orizzonte:


Le formule e i valori di temperatura e pressione atmosferica che potete leggere nella risposta di Gianfranco, sono quelle che costituiscono la base predittiva delle valutazioni fornite dal sito di William R. Hepburn, dove potete trovare ogni giorno le mappe con il possibile andamento degli indici di propagazione troposferica in modalità "ducting", per le diverse zone del mondo. Quelle per l'Europa e l'area del Mediterraneo si trovano a questo indirizzo. Hepburn ha creato una pagina che illustra le diverse modalità di propagazione troposferica, dove ritroverete la terminologia utilizzata da Gianfranco. Le anomalie propagative troposferiche non vanno confuse con una modalità tipicamente ionosferica come l'E sporadico, che stagionalmente tende più o meno a coincidere, qui in Europa, con l'estate. Di solito il picco della propagazione E-sporadica viene raggiunto prima, tra fine primavera e prima estate (con possibilità di aperture meno intense anche fino alla metà di agosto), perché il "tropo ducting", il fenomeno più spettacolare per le distanze raggiungibili, ha bisogno di condizioni di temperatura e pressione stabili più probabili quando l'estate è cronologicamente più avanzata.

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