01 febbraio 2012

Sdrsharp, nuovo applicativo per Funcube



Non si ferma mai la fabbrica globale di applicazioni SDR (software defined radio) che permettono di interfacciare il proprio computer con uno o più dei numerosi front end, commerciali e hobbystici che implementano avanzati algoritmi di trattamento numerico del segnale per sostituire oscillatori, mixer, stadi di rilevazione, filtri e gli altri "blocchi" di una radio tradizionale. Uno dei programmi più recenti si chiama Sdrsharp, altrimenti noto come SDR#, un nome ispirato al linguaggio che il programmatore Youssef Touil dichiara di aver utilizzato, il C#. Sdrsharp è un programma solo Windows e permette di demodulare i segnali ricevuti con frontend Softrock, Funcube Dongle e FifiSDR. Youssef è basato in F
rancia ma da quanto mi pare di capire le sue origini sono marocchine, una bella dimostrazione di multiculturalità delle community della radio definita dal software. Sorgenti e eseguibili si possono scaricare sul nuovo sito Sdrsharp.com che è andato a sostituire il repository originale su Google Code. Youssef lavora sul suo codice dall'estate scorsa.
Altre novità riguardano l'applicativo SDR, Digiradio, basato sul codice originale di Alberto Di Bene (Winrad) e proposto qualche tempo fa da Roberto Borri (I1YRB) e Alberto Perotti. La versione 1.2 è stata rilasciata ieri e viene definita molto più stabile rispetto alle prime release.
Lo stesso Alberto Di Bene, rimasto un po' in disparte dopo aver rilasciato in public domain il codice di Winrad, è tornato al lavoro su un nuovo progetto SDR per il Funcube Dongle, un dispositivo SDR per le frequenze VHF-UHF. Per adesso si conosce solo il nome temporaneo, FunSDR, e Alberto ha diffuso qualche videata:

Verosimilmente le prime versioni di FunSDR saranno disponibili a breve.
Funcube nel frattempo è sempre più popolare tra i DXer e i radioamatori che prediligono le frequenze molto elevate. Questo piccolo frontend per porta USB, dotato di un tuner digitale a larga banda (tanto che per utilizzarlo in genere è opportuno dotarlo di filtro bloccante per il segmento 88-108 MHz, a meno che non sia proprio questo segmento il target da monitorare), viene utilizzato per il monitoraggio delle radiosonde e dei nanosatelliti amatoriali, i "cubesat". Ma c'è anche chi lo raccomanda per applicazioni di radioastronomia non professionale, come dimostra questo whitepaper della British Astronomical Association intitolato "An SDR Radio Telescope"

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