19 luglio 2012

NXP, STM, SiLabs, TI: componenti per radio sempre più ibride

Ormai è diventata chiarissima la tendenza dei costruttori di apparecchi radiofonici a considerare come imprescindibile un approccio che potremmo definire ibrido e multistandard. Ibrido perché la radio deve ormai fare i conti con almeno tre, se non quattro famiglie di piattaforme di distribuzione: analogica (onde medie, corte, FM), digitale terrestre (DAB/DMB, HD Radio, forse DRM), digitale satellitare, broadband (Internet radio wireline/wireless). Multistandard perché dal punto di vista industriale ha poco senso per un costruttore focalizzarsi solo su determinate piattaforme o modulazioni in queste piattaforme. Il software defined radio ci ha fatto capire che la parte hardware di una radio deve semplicemente fare in modo di preparare la strada al software.
L'altro giorno Radio Magazine riportava un'intervista credo del Guardian a Tim Davie, responsabile della musica per BBC Radio, il quale esortava i regolatori a non forzare necessariamente il passaggio alla radio digitale, lasciando che sia il mercato a decidere per davvero; e i costruttori a smetterla di "imbrogliare" i loro clienti vendendogli apparecchi radio che non siano davvero a prova di futuro.
Questo clima di varietà di soluzioni quasi tutte potenzialmente percorribili con un solo terminale utente "universale", è reso possibile da fornitori di componenti come NXP (lo abbiamo visto in un paio di post recenti) e, oggi ST Micro, che ha appena annunciato una alleanza per l'automotive con la tedesca Bosch Car Multimedia basata sui chipset per radio digitale multistandard della multinazionale franco-italiana. Ma dagli Stati Uniti, dove HD Radio peraltro continua a non entusiasmare eccessivamente il mercato al consumo, arrivano anche le novita di Silicon Labs, pioniere dell'approccio DSP in chip rivolti ai costruttori di apparecchi radio ultra-low cost. La nuova famiglia di chip SI4770/77-A20, prevede per la prima volta la possibilità di sviluppare con un chip molto economico radio AM/FM analogiche ad alte prestazioni (e con RDS avanzato basato su un algoritmo "soft decision" appena brevettato da SiLabs), senza rinunciare alla possibilità di decodificare anche la radio digitale grazie alla presenza, in determinati modelli del chip, di un tuner predisposto per HD Radio con una opportuna linea logica di controllo che commuta il chip sulla demodulazione del segnale analogico quando l'error rate digitale è troppo elevato. Niente di straordinario, ma basta un semplice accorgimento come questo affinché il costruttore possa sviluppare progetti meno ridondanti e costosi.
Sul fronte delle comunicazioni professionali e militari, TI propone una nuova piattaforma di sviluppo di sistemi SDR che promette di abbattere i tempi di produzione con l'uso di tecnologie come le FPGA al posto di circuiti di conversione tradizionali o di componenti DSP dedicati. Anche i costi di sviluppo di questi sistemi si riducono. Con meno di settemila dollari è possibile ordinare a Texas Instruments il nuovo TI and Altera Arria V-FPGA Development Kit.

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