24 ottobre 2012

HackRF, l'SDR dei cyberattivisti trova un finanziatore: l'Esercito USA


Questa volta l'SDR è diventato il protagonista di un articolo della rivista Forbes, possiamo dire uno degli organi più autorevoli del capitalismo moderno. L'attenzione di Andy Greenberg, autore dell'articolo, è stata catturata da un progetto di un hacker della radiofrequenza di cui i più attenti lettori di Radiopassioni hanno sentito parlare, anche se solo di sfuggita: Michael Ossmann, uno sviluppatore di open hardware capace di trasformare un pager giocattolo in un analizzatore di spettro e che con il suo  progetto HackRF si è assicurato il sostegno economico della mitica DARPA, l'incubatore tecnologico della Difesa americana che ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione di Internet. 
Lo stesso Andy Greenber del resto è un giornalista mica male. Il suo nuovo libro "This Machine Kills Secrets: How WikiLeakers, Cypherpunks and Hacktivists Aim To Free The World’s Information", analizza i meccanismi della straordinaria nuova generazione di hacktivist, gli attivisti politici che utilizzano incruente ma potenti armi tecnologiche per svelare i risvolti più oscuri del potere e restituire ai cittadini la loro capacità di controllo e lettura della realtà. Tanta pubblicità a HackRF non deve stupire: il dispositivo escogitato da Ossmann potrebbe diventare una di queste armi.
Il progetto approvato dal Cyber Fast Track del Darpa è un tipo di apparecchio che la community di Radiopassione conosce molto bene: un front end SDR in grado di sintonizzarsi su radiofrequenze comprese tra 100 MHz e 6 GHz, demodulando via software tutto quello che gli capita sottomano. HackRF assomiglia molto al front end USRP di Ettus Research, ma costa drammaticamente meno, intorno ai 300 dollari (del resto Ossmann è uno che frequenta molto i siti Web dedicati alle chiavette SDR utilizzate per la demodulazione low cost). In questo periodo sono apparsi già i primi prototipi di questo front end. Prima Ossmann è intervenuto alla GNU Radio Conference di Atlanta a fine settembre poi, dal 19 al 21 ottobre a San Diego, ha organizzato un animato workshop sull'SDR alla ToorCon Convention, uno dei tanti luoghi di ritrovo degli hacktivist. Al centro delle discussioni la prima versione di HackRF, Jawbreaker.
Lo scopo di queste piattaforme hardware è ovviamente quello di liberare tutta la potenza di acquisizione e analisi del software per dar vita a uno strumento di monitoraggio universale in grado di mandare in pensionamento anticipato i sistemi convenzionali, grazie a un rapporto prezzo/qualità e a una flessibilità imbattibili. Le ormai famose legioni di Anonymous potrebbero estendere in modo significativo le loro attività di "sorveglianza etica". E proprio grazie ai soldi del Pentagono.

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