23 gennaio 2013

Per Sabrina è ancora questione di stili

La radio è un mezzo particolarmente adatto (e adattabile) per raccontare le storie dei minimi della terra, quelli che messi insieme fanno un paio di miliardi di persone ma continuano a occupare perennemente ghetti mai illuminati dai costosi riflettori della televisione, finanche nelle sue trasmissioni di inchiesta più coraggiose. Minoranze etniche, linguistiche, religiose, comunità particolarmente remote (spesso irraggiungibili con Internet), migranti soli e perseguitati anche quando abitano in grandi aree metropolitane, moderne e "evolute". Per quasi vent'anni, prima di doversi arrendere al cancro nel 2012, Sabrina Sganga ha prestato la sua voce a questi minimi e a tutte le questioni di equità sociale, economica, ambientale, attraverso i microfoni di Controradio, emittente toscana del circuito di Popolare Network
Oggi, con il sostegno - tra gli altri - della regione Toscana, del Comune di Firenze, del Cospe e di Banca Etica, è stato istituito un premio giornalistico intitolato alla carriera di questa appassionata giornalista radiofonica e al nome del suo programma "Questione di stili". Il premio è strutturato in due sezioni, una prima dedicata ai progetti giornalistici da realizzare, indipendente dal mezzo, con l'obiettivo - si legeg nel bando - di «promuovere, incoraggiare e sostenere un progetto giornalistico legato ad una scoperta, una intuizione che merita di essere approfondita, conosciuta meglio e raccontata. Lo spirito di questo premio è riassunto nella volontà di promuovere una nuova cultura dell’informazione (e una nuova identità del giornalista o mediattivista che sia) capace di contribuire alla trasformazione virtuosa dei nostri stili di vita. Non rimanendo ancorati al carro delle parole d’ordine di moda oggi, ma tentando ancora lo sforzo di anticipare i tempi.» Una seconda sezione del Premio Sabrina Sganga è tradizionalmente dedicata ai programmi o agli articoli realizzati nell'anno precedente all'edizione del concorso, in questo caso il 2012. La scadenza fissata per sottoporre le candidature e i progetti è una data a ridosso di un giorno molto importante per chi ama la libertà: il 24 aprile 2013. La premiazione invece avverrrà il 18 maggio a Firenze, alla Fortezza da Basso, in occasione dell'evento Terra Futura.
Alla fine è il ricordo di persone come Sabrina, della loro ostinata ma tranquilla testimonianza, a restare scolpito nella memoria collettiva più dell'opulenza ostentata e volgare, dell'effimero successo finanziario che qualcuno vorrebbe spacciarci come modello universale e perfetto. Il suo bel viso di cronista coraggiosa con la cuffia sulle orecchie e il suo nome, sono quelli di tanti che non vediamo mai in faccia e che mai sentiremo chiamare.

2 commenti:

Piero53 ha detto...

Che si può dire di più? forse solo che per fortuna il Paese è ricco di persone così, anche se sui media vanno i Batman e le olgettine...

soundsetting ha detto...

Grazie per dar voce a tutto questo. Un esempio da seguire e incoraggiare. Non se ne può più di questi modelli di successo finanziario spacciati per universali e perfetti. Si crea con prepotenza povertà attraverso il debito pretendendo addirittura di non tassarne gli utili.