06 marzo 2013

Oggetti-audio, la produzione dei radiodrammi si aggiorna alla plurimedialità


Grazie all'ultimo numero di Tech-i, il magazine tecnico dell'EBU sempre molto ricco di spunti, ho scoperto il notevole esperimento dell'R&D della BBC su un nuovo approccio al concetto di formato audio per il broadcast. Finora sono stati adottati formati basati sull'idea di "canale audio", un modello pensato cioè con in mente i due altoparlanti stereofonici, destro e sinistro. Le ricerche stanno orientando i broacaster in direzione di paradigmi più adatti alla plurimedialità e alle diverse condizioni di ascolto, dalla cuffia all'home theatre. Di estremo interesse il Pinocchio di Carlo Collodi trasmesso dalla BBC il1 5 dicembre scorso, un radiodramma basato sul concetto di audio-object, un oggetto (la voce di un attore, l'effetto di un rumorista) del tutto indipendente dalla posizione finale degli altoparlanti ma che è accompagnato da una serie di metadati che identificano l'oggetto-audio (cioè la fonte del suono) come collocata in uno spazio tridimensionale, in una precisa posizione, con un preciso azimuth rispetto a un punto. Solo successivamente questo insieme di oggetti viene renderizzato digitalmente per adattarlo all'ascolto tramite due altoparlanti, ma la produzione originale può in questo modo essere adattata a configurazioni diverse tra loro. Ulteriori dettagli si possono trovare su questo post dei ricercatori BBC, ma molto stimolante è anche il post di chi ha adattato Pinocchio, Linda Marshall Griffiths. Il radiodramma non può essere più ascoltato sul sito della BBC, ma è in vendita, e credo che sia possibile l'acquisto in download anche nel nostro paese, dal sito AudioGO attraverso cui la BBC mette in vendita negli USA i suoi audiolibri e altri prodotti radiofonici. 

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