07 settembre 2013

California dreaming: prolungati - per favorire l'Europa - i test nei 31 metri di KVOH

Internet ha trasformato in qualcosa di profondamente diverso un hobby, quelli del radioascolto, che hanno saputo anticipare di parecchi decenni quel senso di comunità e scambio che gli appassionati di onde corte sapevano creare intorno alla loro attività, prima ascoltando i programmi e identificando le stazioni più lontane, poi comunicando i risultati della loro caccia ai colleghi e alle stazioni stesse, le quali a loro volta rispondevano con lettere molto cordiali, inviavano gadget e pubblicazioni, finivano per diventare dei veri amici. Oggi a trasmettere sulle onde corte sono rimasti in pochi e anche la comunità di chi insegue i segnali più difficili, al di fuori dai bicini che i broadcaster intendono normalmente raggiungere, si è ristretta. Ma il dialogo, attraverso Internet, si è fatto ancora più serrato, l'hobby, un tempo incentrato sull'ascolto, diventa sempre più relazione.
Sono in Liguria per qualche altro giorno di distrazione prima della ripresa full time del lavoro e questa notte avevo un preciso obiettivo: cercare di sintonizzarmi sui test che l'emittente californiana KVOH, Voice of Hope (un call storico, che ora viene rilanciato per una audience che immagino concentrata nell'area centro-sud americana e nella Bible belt nord-americana) aveva annunciato per la notte tra venerdì e sabato e quella tra sabato e domenica. La frequenza, 9975 kHz era ottimale, né troppo alta, né troppo bassa: le lunghezze d'onda dei 31 e 25 metri sono spesso utilizzate dai broadcaster che vogliono ottenere il miglior compromesso tra distanza coperta e indipendenza dalle condizioni propagative. Anche lo slot orario, tra le 01 e le 04 UTC sembrava ideale per l'ascolto in Europa, a cavallo com'era tra il tramonto in California e l'alba dalle nostre parti. Purtroppo sulla strada di KVOH c'era un ostacolo che ho scoperto solo qualche ora fa, quando alle 3 del mattino stavo ascoltando il tono continuo che KVOH aveva messo in onda qualche minuto prima dell'ora di inizio ufficiale dei test. All'improvviso una voce in linguaggio chiaramente asiatico ha praticamente bloccato il canale, rendendolo inutilizzabile. Come forse avrete modo di ascoltare dal mio breve clip, la voce che annuncia KVOH si riesce a percepire ma la comprensibilità è ridotta a zero. A interferire il debole ma fino ad allora pulito segnale californiano è, proprio tra le 01 e le 04 la trasmissione in hindi di CVC Voice of Asia, una organizzazione religiosa internazionale che utilizza per le sue trasmissioni verso l'India gli impianti ex sovietici dell'Uzbekistan. Meno distante della California rispetto all'Europa, ma soprattutto molto più potente. In questo spezzone di un minuto e mezzo potete seguire la storia di questo ascolto. Si sente il tono continuo, l'attacco improvviso del programma di CVC Asia (in parallelo con 6260 kHz), i time pips di KVOH sulle 01:00 precise e la voce in inglese sotto la dominante in hindi. Per un po' il segnale di KVOH si distingue bene, ma quando CVC comincia a trasmettere musica la leggibilità scompare quasi completamente. Più avanti, in un momento di evanescenza del segnale uzbeko, sono riuscito ad ascoltare KVOH che invitava a spedire i propri rapporti di ascolto all'indirizzo di mail indicato sul sito.



Ho subito scritto allegando l'audio che avete sentito e stamane mi ha risposto, molto sollecito, il manager della stazione, Ray Robinson. Il primo giorno di test di KVOH nei 31 metri è andato molto bene dal loro punto di vista. La stazione è stata ascoltata in 18 stati americani, 7 latino-americani, in Australia, Nuova Zelanda e anche in diverse nazioni europee che hanno però lamentato l'interferenza con CVC. In ragione di queste "proteste", KVOH ha deciso che la seconda fascia di test prevista per domattina sarà allungata di mezz'ora, fino alle 04:30 UTC. Dopo le 04 CVC dovrebbe aver chiuso le trasmissioni e le condizioni dovrebbero consentire l'ascolto senza interferenze della California. Staremo a vedere.
Mentre attendevo l'inizio delle trasmissioni su 9975 ho trascorso un paio d'ore in compagnia di colleghi ascoltatori e di operatori di stazioni pirata dei 48 e 41 metri utilizzando i due canali chat ormai stabilmente utilizzati per discutere, in tempo reale, su attivazioni e ricezioni di queste emittenti non autorizzate (e spesso perseguite per legge) musicali, sempre divertenti e un po' sguaiate. Anche questo aspetto dell'hobby è molto cambiato con Internet. Le stazioni pirata hobbystiche in onde corte sono un fenomeno antico, che risale almeno agli anni settanta, quando molte nazioni europee avevano implementato duri regolamenti repressivi. La banda scelta, a ridosso dei 49 metri, era occupata dalle stazioni costiere e i pirati con le loro interferenze era visti molto male dalle autorità. Trasmettevano pochissime ore, esclusivamente la domenica mattina, quando gli operatori non lavoravano.
Lo scenario ora è completamente diverso, le trasmissioni stanno diventando praticamente quotidiane, la sera nei giorni infrasettimanali, mentre sabato e domenica i pirati possono accendere i loro impianti, spesso ricavati dal surplus militare, anche al mattino. Soprattutto, grazie alle chat è possibile interagire in diretta, riportare agli operatori l'intensità dei segnali ricevuti, identificare immediatamente una stazione. Insomma un hobby diverso rispetto a quando un ascoltatore era costretto a districarsi, con un ricevitore mediocre, per identificare annunci male articolati, ma pur sempre divertente. I trasmettitori pirata raramente riescono a mettere in antenna potenze superiori a qualche decina di Watt e anche le antenne non sono il massimo dell'efficienza. Chi vuole provare a entrare in questa nuova forma di ascolto interattivo può iscriversi online alla chat del Free Radio Café, dove si riuniscono gli ascoltatori dei pirati americani (questi ultimi sono attivi soprattutto tra i 6925 e i 6985 kHz) e, in Europa, alla Pirate Radio Chat di Iannski. Due osterie virtuali dove scambiare quattro chiacchiere ascoltando contemporaneamente alla radio, sulle onde corte, le canzoni degli Abba, le polka della tradizione folk olandese e tedesca e i brani del grande rock.
Chiacchierando su Free Radio Café sono riuscito ad ascoltare due stazioni pirata americane, identificate dagli amici della chat: BOCHF su 6930 kHz in USB e Boombox Radio su 6925 kHz in AM. Ecco anche qualche piccolo estratto di questi due segnali, mi raccomando di utilizzare la cuffia o gli auricolari per questi clip e per KVOH.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Certo che devi avere un orecchio ben allenato ed un noise-blanker impiantato nel cervello per riuscire a tirar fuori qualcosa , :-)
Complimenti per la passione

Claudiog.